Gruppi di Villaguardia, Casnate, Gironico e Lurago d’Erba – escursione sulla strada dell 52 gallerie

Gruppi di Villaguardia, Casnate, Gironico e Lurago d’Erba – escursione sulla strada dell 52 gallerie

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Monte Pasubio 19/20 giugno-2018

Strada delle 52 gallerie.

L’idea di percorrere la famosa strada delle 52 gallerie, mi era venuta nei primi mesi dell’anno, attirato dal bellissimo sito web che ne descrive con dovizia di particolari, la storia, le difficoltà e il panorama bellissimo descritto nell’ampia documentazione fotografica. Parlandone con alpini di altri gruppi, l’idea ha preso corpo e si è poi concretizzata. Martedì 19 giugno, 10 alpini, in rappresentanza dei gruppi di: Villa Guardia, Casnate, Gironico, Lurago D’Erba, oltre al gagliardetto del gruppo di Grandate, che ci è stato affidato per l’occasione, sono partiti con destinazione rifugio Papa.  Il gruppo, partito diviso, per ovvie ragioni logistiche, si è riunito a Rovereto e insieme ha raggiunto Bocchetta Campiglia, dove inizia la mulattiera delle 52 gallerie. Per quanto mi riguarda è stata un’esperienza abbastanza faticosa, forse meno per gli altri, perché sicuramente più allenati, ma insieme abbiamo goduto di una vera amicizia alpina: risate a non finire e tanti momenti belli. Abbiamo ammirato lungo l’itinerario viste mozzafiato e insieme abbiamo percorso questa strada tortuosa, con le sue gallerie: buie, umide, faticose da salire. Abbiamo condiviso l’ammirazione per l’ingegno di chi l’ha progettata e per l’immane sforzo che quei soldati fecero per realizzarla e insieme abbiamo raggiunto la meta: il rifugio Papa. Il giorno successivo, il gruppo si è diviso: gli alpini di Lurago d’Erba hanno imboccato la via del ritorno, mentre noi siamo saliti alla Cima Palon e da qui abbiamo raggiunto il Dente Italiano e quindi il dente Austriaco. Da questa terrazzo naturale, abbiamo potuto ammirare l’innaturale scenografia della guerra immutata da 100 anni: un intreccio di camminamenti, trincee, posti di osservazione, piazzole e rifugi, qui è possibile comprendere come  l’uomo divenuto soldato, abbia stravolto la natura esistente per soggiogarla alle necessità di un scontro crudele per la sopravvivenza. Un ultimo scatto vicino al cippo che ricorda la MOVM C. Venini e ritorniamo al rifugio Papa. Dopo una breve sosta di ristoro, ci incamminiamo verso Bocchetta Campiglia, percorrendo la via degli Scarubbi, una vecchia strada militare, dove si conclude la nostra avventura. A chi leggendo questa breve nota di viaggio venisse la voglia di andarci con il proprio cappello alpino, dico solo: ne vale la pena! Ci è mancato solo un bel canto alpino degno di questo nome, i presenti erano proprio “scordati”, se ci fosse stato il mio amico Enrico avremmo goduto di musica e poesia, ma quello che abbiamo avuto è già molto.

Viva gli alpini. Rudi, Flaminio, Oscar, Gianni, Aurelio,Silvano, Tullio, Emanuele,Luigi,Carlo.

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