Terminata nel novembre 1918 la grande guerra, i combattenti, nei mesi successivi, tornarono a casa da tutti i fronti e, pur se reduci da una guerra vittoriosa, tornarono feriti, provati nel fisico e col doloroso ricordo di tanti commilitoni lasciati sui campi di battaglia.
Tutti questi reduci cercarono di riprendere la vita normale in famiglia e nel lavoro, ritrovandosi spesso tra di loro per rievocare le esperienze e i sacrifici di quei giorni, ricordando i compagni caduti, con rammarico e malumore per non essere ben considerati e compresi dalla società e dalla politica.
Una parte di questi reduci erano alpini, ufficiali e soldati, e un centinaio di loro, dopo vari incontri, decise di fondare a Milano nel 1919, l’ Associazione Nazionale Alpini con lo scopo di tenere vive e tramandare le tradizioni degli Alpini e illustrarne le glorie, mantenendo i vincoli di fratellanza nati nell’adempimento del dovere verso la Patria.
Anche gli alpini di Como si incontravano spesso per strada o in alcuni locali pubblici e con i loro discorsi tornavano ai tragici avvenimenti vissuti negli anni precedenti. Dopo aver saputo della nuova associazione formatasi a Milano e presi i dovuti contatti, trenta alpini comaschi, riuniti in assemblea il 5 luglio 1920 presso il Gran Bar Lario (un locale di piazza Cavour scomparso da tanti anni), costituirono la sezione di Como dell’Associazione Nazionale Alpini ed elessero il primo Consiglio direttivo con presidente l’avvocato Giuseppe Prada.
Da quel giorno la conoscenza dell’Associazione iniziò a diffondersi sul territorio comasco e tra gli alpini di vari paesi, favorita dai rapporti di cameratismo e dai sentimenti di fratellanza nati sui campi di battaglia.
In molti maturò il desiderio di appartenervi e già alla fine del 1921 si erano costituiti 17 gruppi Alpini.
In questi primi anni l’ attività degli associati fu la propaganda per raccogliere altri iscritti e la partecipazione alle prime adunate commemorative sui campi di battaglia. E’ rimasta memorabile la prima Adunata Nazionale che avvenne nel 1920 sul monte Ortigara con la posa di una colonna mozza con la scritta “Per non dimenticare”.
Nel 1927 fu eletto presidente il maggiore Giulio Pozzi; nel 1928 fu patrocinata la costruzione sul monte Galbiga di un rifugio intitolato alla Medaglia d’Oro Corrado Venini; nel 1929 entrarono nell’Associazione gli artiglieri alpini che fino ad allora avevano avuto una loro associazione.
Nel 1930 gli iscritti comaschi furono 1686 suddivisi in 35 gruppi.
Nel 1931 divenne presidente il dottor Camillo Cornelio e la sede associativa fu ospitata nel palazzo della Navigazione Lariana.
Dal ’31 al ’39 l’Associazione assunse un aspetto formale dettato dal regime fascista e acquisì la denominazione di 10° Reggimento Alpini in affiancamento ai 9 reggimenti in armi. L’attività fu intensa: partecipazione alle adunate nazionali, effettuazione di grandi raduni locali per esaltare i valori patriottici, elargizioni in denaro e le prime opere sociali.
Nel 1939 la sezione aveva 2500 soci e 68 gruppi e la sede era in locali comunali in via Lucini.
Dal ’40 al ’45 molti soci furono richiamati alle armi e i gruppi si sciolsero. Dove fu possibile vennero celebrate funzioni religiose e furono inviati pacchi con indumenti al fronte.
Gli alpini e gli artiglieri, come i militari di tutte le armi, vissero le tragiche vicende belliche con un elevato numero di morti, dispersi e feriti sul fronte greco albanese nel ’41, sul fronte russo nel ’42-’43 e sul fronte italiano nel ’44-’45.
Terminata la guerra, già nella seconda metà del 1945 diversi soci, guidati dal commissario per la ricostituzione dottor Aldo Levi, ripresero i contatti e l’attività per riformare le strutture dell’Associazione, sia sezione che vari gruppi. Dal ’46 al ’52 fu presidente l’avvocato Mario De Marchi, dal ’52 al ’55 il ragioniere Alberto Terragni e nel 1956 fu eletto il dottor Camillo Cornelio, già presidente negli anni ’30.
In quegli anni la sede sezionale fu ospitata nella sede della Federazione dell’Associazione Combattenti e Reduci di Como.
Nel 1950 i soci furono 1500 e nel successivo decennio proseguì la crescita degli iscritti e la ricostituzione di altri gruppi con un’attività limitata a causa delle limitate condizioni sociali e delle ristrettezze economiche, arrivando nel 1960 a 4130 soci e 86 gruppi.
Negli anni ’60 migliorata la situazione italiana, la sezione ed i gruppi ripresero ad intervenire alle adunate nazionali , a svolgere i tradizionali raduni commemorativi, a costruire chiesette votive e a svolgere una discreta attività sociale. Nel 1966 la sezione inaugurò la nuova sede sociale in piazza Roma, al primo piano, e nel 1970 gli iscritti furono 6330 ed i gruppi 113.
Negli anni ’70 continuarono a formarsi nuovi gruppi e l’attività associativa si intensificò con molteplici raduni, costruzioni di sedi, di monumenti e di cippi agli Alpini. Nel campo sociale vi furono molte opere a favore della comunità con lavori e donazioni per ospedali, istituti ed asili.
Nel 1973 sedici gruppi dell’Alto lago si staccarono da Como per formare la sezione di Colico.
Nel 1975, dopo opportuna preparazione e valutazione delle possibilità economiche, alcuni soci preparati ed entusiasti diedero vita al giornale sezionale “Baradell”, periodico trimestrale, inviato a tutti gli iscritti.
In questo periodo si formarono anche la fanfara alpina del gruppo di Asso, la fanfara alpina del gruppo di Olgiate Comasco ed il coro alpino “Sandro Marelli” del gruppo di Fino Mornasco.
Nel 1976, a seguito del disastroso terremoto del Friuli, l’intera Associazione, sotto la conduzione del presidente nazionale Franco Bertagnolli, compì un grande passo intervenendo in forze per collaborare con lo Stato alla ricostruzione delle case lesionate con 11 cantieri di lavoro per i soci volontari, ubicati in altrettante località friulane. Anche la sezione di Como prese parte all’ intervento presso il cantiere n. 9 di Cavazzo Carnico con 60 volontari, donando due casette prefabbricate e materiali vari.
Nel 1980 scomparve il presidente Camillo Cornelio, autorevole e carismatico ufficiale alpino che era stato alla guida della sezione per 35 anni. Fu eletto presidente il cavaliere Mario Ostinelli che era stato a lungo in precedenza un validissimo consigliere e vice presidente. Alla fine dell’anno gli iscritti furono 6620 alpini e 600 amici, suddivisi in 107 gruppi.
Durante gli anni ’80 nacquero altri gruppi e con l’appassionata e competente direzione del nuovo presidente Ostinelli si accentuò l’attività associativa con accanto alle tradizionali manifestazioni commemorative la realizzazione di molteplici opere sociali a favore di enti e per la collettività, come nuove costruzioni, ristrutturazioni, sistemazioni di sentieri, ricostruzione del rifugio “Venini-Cornelio” sul monte Galbiga, dono di un’apparecchiatura per dialisi all’ospedale di Bellano, concorso nell’ampliamento della casa per anziani “Greco De Vecchi” di Bellagio, intervento di volontari in Valtellina dopo l’alluvione.
Fu coltivato anche il settore sportivo per avvicinare ed interessare i giovani con la creazione del Gruppo Sportivo Alpini, il torneo serale di calcio, le gare di sci, i raid alpinistici sulle nostre montagne, le gare di tiro a segno con carabina, quest’ultimo settore con eccellenti risultati anche a livello nazionale.
Nel 1988 la sede sezionale si trasferì nello stesso edificio di piazza Roma al piano terra.
Sempre nel 1988 venne ufficializzata la costituzione di un nucleo sezionale di Protezione Civile, struttura realizzata con un buon numero di volontari, attrezzature e mezzi, nucleo presentato alla cittadinanza comasca nel luglio 1990, in occasione delle celebrazioni del 70° anniversario di vita della sezione.
Nel 1990 i soci furono 6780 più 795 amici in 117 gruppi e la fisionomia di questi associati era in evoluzione, poiché ai soci reduci di guerra si stavano affiancando sempre di più alpini giovani che non avevano conosciuto direttamente la guerra. Questi ultimi stavano via via diventando la maggioranza, rimanendo sempre fedeli ai principi originali.
Negli anni ’90 si intensificò ulteriormente l’attività sociale, sia dei soci che del nucleo di Protezione Civile, con opere di alto valore come la sistemazione del Parco delle Rimembranze sotto il castello Baradello, il viaggio di 120 camper in Russia per l’inaugurazione dell’asilo di Rossosch, l’intervento dopo l’alluvione in Piemonte,il servizio d’ordine con circa mille alpini durante la visita del pontefice Giovanni Paolo II a Como, il sentiero Como – Brunate intitolato “Salita padre Pigato”.
Il 13 dicembre 1997 il sindaco di Como, avvocato Botta, a nome dell’Amministrazione Comunale,consegnò alla sezione di Como l “Abbondino d’oro”, benemerenza civica della città di Como, attribuita a persone e istituzioni che abbiano operato per il bene della collettività.
Nel 1999 il presidente Mario Ostinelli, dopo 18 anni di presidenza, lasciò l’incarico e quale suo degno continuatore, fu eletto presidente il socio Achille Gregori, a lungo consigliere e vice presidente. Il nuovo presidente fu in grado di guidare la sezione in un’epoca di trasformazioni sociali, riuscendo a mantenere le caratteristiche tradizionali, quali patriottismo, spirito di corpo, valori alpini, con la gestione manageriale, l’introduzione dei nuovi sistemi informatici e l’attività sempre più accentuata dei volontari di Protezione Civile.
Sempre nel ’99 alla sezione fu conferito il “Premio Stella di Natale” dal Comitato delle classi ’40 e ’42 dell’Associazione La Stecca per l’altruismo dimostrato in molteplici occasioni.
Iniziato il nuovo millennio, gli alpini hanno mantenuto lo spirito e l’ attività di sempre, pur se attenti ai cambiamenti della società e dei comportamenti.
Nel 2000 fu di rilievo la celebrazione per gli 80 anni della sezione con una elargizione a favore dell’istituzione dell’Ozanam e l’intervento dopo l’alluvione in Piemonte.
Nel 2001 e 2002 vi furono varie opere di gruppi, manifestazioni, nuove sedi, costituzione di due gruppi, intervento di Protezione Civile sul fiume Seveso, esercitazioni, collaborazione col “Banco Alimentare”, intervento in Molise dopo il terremoto.
Nel 2003 ripresero le gare di sci, avvennero incontri con le scolaresche e venne realizzata la nuova sede sezionale in via Zezio che fu inaugurata il 25 gennaio 2004, e subito frequentata ed utilizzata in modo ottimale secondo le esigenze dell’ attuale intensa vita associativa.
Nel 2004 si formò un nuovo gruppo, furono sistemati monumenti ai Caduti e all’ Alpino,fu proficua l’ attività di molti gruppi e del nucleo di Protezione Civile.
Nel 2005 la sezione ed i gruppi festeggiarono l’ 85° anniversario di costituzione con molte manifestazioni, un imponente raduno con in abbinamento quello del 2° Raggruppamento delle sezioni della Lombardia ed Emilia e fu elargito un contributo all’istituzione dell’Ozanam. L’anno continuò con molte opere, interventi, collaborazione col “Banco Alimentare”,un altro nuovo gruppo e la Protezione Civile proiettata verso ulteriori miglioramenti.
Nel 2006 furono realizzate nuove sedi di gruppi e il percorso salute in Valbasca, tra Albate e Lipomo. Fu stabilito di far celebrare annualmente la messa sezionale nel duomo di Como e fu data al periodico “Baradell” una veste grafica nuova.
Nel 2007 i progetti di recupero della Linea Cadorna presero avvio con inizio dei lavori da parte dei nostri volontari sul monte Sasso sopra Cavallasca e la continuazione di opere da parte di vari gruppi.
Nel 2008 nacque un altro nuovo gruppo, la nostra sezione ricevette un riconoscimento dal comando Esercito della Lombardia per l’ attività a suo favore, vennero intensificate le esercitazioni di protezione civile, il 18 aprile fu la giornata del Tricolore con presenza di rappresentanti di tutti i nostri gruppi nelle scuole dei vari comuni per la consegna di bandiere. Fu intensificata la collaborazione con la Fondazione Banco alimentare per la raccolta di prodotti a beneficio di persone bisognose. Continuarono gli ottimi risultati ottenuti dai nostri tiratori nei campionati ANA di tiro a segno.
Nel 2009 fu inaugurato il tratto di Linea Cadorna ripristinato con il fortino Sasso, sopra Cavallasca, e furono continuati i lavori di recupero sopra Menaggio. Furono sistemate nuove sedi di gruppi e fu pubblicato, a cura della sezione, il libro “Comaschi in guerra”, con i ricordi di vita militare di 23 nostri reduci del secondo conflitto mondiale.
Il 2009 è anche l’anno del terremoto in Abruzzo e l’Unità di Protezione Civile della Sezione di Como è tra le prime a partire. I primi in assoluto sono i volontari delle squadre cinofile, che salvano un ragazzo intrappolato tra le macerie della Casa dello Studente a L’Aquila.Lo stesso anno parte la sottoscrizione a favore dei terremotati e gli alpini comaschi improntano tutte le attività a quello scopo.
Il 2010 è l’anno del 90° anniversario di costituzione della Sezione A.N.A. di Como. Anniversario celebrato e festeggiato con manifestazioni commemorative, una serie di spettacoli legati alla tradizione delle regioni che hanno sempre ospitato i reparti alpini, incontri culturali e sportivi.Si svolge anche una serie di ascensioni contemporanee sulle montagne comasche con la suggestiva accensione di fumogeni tricolori, visibili da tutti i punti del territorio sezionale.La raccolta di fondi a favore dell’Abruzzo consente alla Sezione di contribuire generosamente alla costruzione del Villaggio di Fossa, realizzato dall’Associazione Nazionale Alpini.Gli alpini comaschi donano anche una grande e artistica croce scolpita in legno, che viene posizionata nella nuova chiesa di Fossa.La generosità degli alpini della Sezione di Como consente di donare all’Ospedale da Campo A.N.A. uno sterilizzatore chirurgico, che viene consegnato in occasione del Raduno sezionale di giugno, svolto sotto un memorabile acquazzone.L’anno del 90° si chiude con un evento che rimarrà nella storia della Città e della Sezione A.N.A. di Como. Gli alpini portano presso il Duomo di Como per tre giorni l’urna con le spoglie del Beato Don Carlo Gnocchi. Sono ben 15.000 i pellegrini che si recano a visitare il Beato, che gli alpini comaschi vegliano ininterrottamente dall’arrivo alla partenza.
Nel 2011 il Presidente Achille Gregori, che ha condotto la Sezione per ben 12 anni, lascia l’incarico e gli subentra Enrico Gaffuri, già consigliere e vicepresidente vicario da diversi anni.Il 2011 è l’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e viene tinto di Tricolore da gennaio a dicembre.Indimenticabili le immagini del castello Baradello rivestito da Tricolori da cima a fondo, per trenta metri di altezza. Altrettanto suggestivo l’imbandieramento della stazione della funicolare, che da Como porta a Brunate.Spettacolare il concerto della Fanfara Alpina di Asso, tenuto in piazza del Duomo il 2 giugno, Festa della Repubblica. Splendida la voce della piccola Caterina Sala nel canto dell’Inno Nazionale.Il tema della solidarietà dell’anno è la raccolta di fondi per la costruzione di una casa domotica per Luca Barisonzi, il caporale degli Alpini ferito in Afghanistan e rimasto completamente paralizzato.Gli alpini comaschi si scatenano e riescono a raccogliere tanti fondi, da far risultare la Sezione di Como il maggior contribuente al progetto. La Sezione stipula un accordo con l’Ente Villa Carlotta di Tremezzo e prende in carico 80.000 m2 di terreni annessi al giardino botanico. Sono uliveti, frutteti prati e boschi abbandonati da decenni e gli alpini iniziano un grande lavoro di recupero e valorizzazione. Viene completata e inaugurata l’opera di recupero di un tratto di Linea Cadorna in cima al Monte Bisbino. Il Gruppo di Vendrogno, che costituisce un’enclave comasca in territorio lecchese, viene trasferito alla Sezione di Lecco, per rendere più facile il contatto diretto tra Gruppo e Sezione. L’evento viene festeggiato alla presenza dei due presidenti di Sezione. Ma il numero complessivo dei Gruppi comaschi non cala e rimane attestato sui 122, perché nasce il nuovo Gruppo di Maslianico.
Il 2012 è un altro anno speciale per il 140° anniversario di costituzione del Corpo degli Alpini e le celebrazioni si susseguono senza sosta, su tutto il territorio sezionale. Il primo evento molto importante dell’anno è la visita a Como di Luca Barisonzi, per la presentazione del suo libro La Patria chiamò. L’incontro avviene nell’auditorium dell’Università di Como, gremito all’inverosimile, con tre ospiti di eccezione: il 95enne Gen. C.A. Luigi Morena M.A.V.M., il 93enne Prof. Nelson Cenci M.A.V.M. e il 95enne Dottor Carlo Vicentini decorato di 2 M.B.V.M. Quegli stessi Reduci torneranno a Como altre volte nel corso dell’anno, impreziosendo le attività della Sezione A.N.A. Anche i lavori di Villa Carlotta continuano e esercitano un richiamo di visitatori eccellenti, primo tra tutti il Presidente Nazionale A.N.A. Corrado Perona. Anche il 2012 mette a dura prova i Volontari di Protezione Civile, che accorrono in soccorso alle popolazioni, in occasione delle emergenze Emilia Romagna, Liguria e Toscana. Come sempre non si risparmiano, facendo onore all’intera Sezione. L’altro grande evento che firmerà con penna alpina l’anno della Città di Como è la mostra celebrativa del 140° del Corpo degli Alpini. Intitolata “Alpini in bella mostra”, allestita presso la Caserma Carlo De Cristoforis, con un’eccezionale esposizione di fotografie d’epoca assolutamente inedite, quadri del pittore alpino Reduce di Russia Gauli e uniformi dai primi del ‘900 ai giorni nostri. Armi autentiche, materiali sanitari, attrezzi da montagna, una sezione dedicata al mulo e la ricostruzione di una trincea, con tanto di effetti speciali luminosi e sonori. Protezione Civile e Ospedale da Campo vengono altrettanto ben presentati. E’ un gran successo, pubblicizzato quasi quotidianamente da stampa e reti televisive locali. Durante i suoi 40 giorni di apertura riceve ben 5.000 visitatori, 1.500 dei quali sono gli allievi di oltre 60 scolaresche. Indimenticabile la cerimonia di inaugurazione, con tutte le autorità civili e militari della Città di Como e con la straordinaria partecipazione dell’alpino Generale C.A. Giorgio Battisti, Comandante delle forze di reazione Rapida della N.A.T.O. E chiusura altrettanto grandiosa, con la presenza del Presidente Nazionale Corrado Perona, in visita alla nostra Sezione per la seconda volta in un anno.
Anche il 2013 è stato un anno associativo molto intenso. Il suo tema conduttore è stato il 70° anniversario di Nikolajewka e, per la prima volta, è avvenuta una commemorazione intersezionale (Sezioni di Como, Lecco, Colico e Sondrio) sulla neve, tra Madesimo e la Madonna d’Europa all’Alpe di Motta. I Gruppi hanno organizzato una serie di attività, tenendo sempre vivo l’interesse dei media sulla Sezione A.N.A. comasca.
Molto impegno è stato dedicato ai giovani studenti di diverse scuole. A Faloppio, paese della Zona Prealpi Ovest, è stato organizzato un accampamento all’interno del grande giardino della scuola media. Due giorni e una notte con la partecipazione di un’ottantina di alunni, all’insegna di un sobrio stile di vita, di disciplina e di laboriosità. La scuola di Ponte Lambro ha ospitato il Maresciallo Luca Barisonzi, per un incontro con i ragazzi.
Il Gruppo di Erba ha adottato alcune classi scolastiche, stringendo un legame molto stretto. Altri Gruppi sono stati vicini ai ragazzi, coinvolgendoli in diverse attività. Sono state posate le lapidi commemorative delle due Medaglie d’Oro al Valore Militare Corrado e Giulio Venini presso l’omonima scuola elementare. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza delle più alte autorità cittadine e del Comandante Militare Esercito della Lombardia. L’amico Comandante della Caserma De Cristoforis Col. Mario Pietrangeli, col quale si era molto collaborato, ha assunto importanti incarichi a Milano. Gli è subentrato il Colonnello di Artiglieria da Montagna Marco Tesolin, col quale la Sezione ha stretto un rapporto di grande amicizia e collaborazione.
Nel corso dell’anno sono purtroppo andati avanti numerosi Reduci.
Il 2014 è stato un altro anno molto laborioso per tutta la sezione; in particolare quattro importanti avvenimenti hanno impegnato le nostre risorse:
Primo : nascita e inaugurazione di due nuovi gruppi : RODERO e TURATE-
Secondo: allestimento e inaugurazione di una mostra, la prima in Italia, per ricordare i cento anni di inizio della Grande Guerra e il centenario della caserma De Cristoforis : “100 anni, le guerre passano, la caserma resta”. Anche questa mostra ha ottenuto, come quella del 2012, un grandissimo successo, molti sono stati i visitatori e moltissime le scolaresche che ci hanno premiato con le visite.
Terzo: “Campo scuola” Primo campo nazionale ANA ,allestito a Griante nelle vicinanze del “nostro” Parco di Villa Carlotta. Abbiamo ospitato una trentina di ragazzi e ragazze provenienti dalle sezioni di Biella, di Valdagno e naturalmente di Como. Anche in questo caso molto lavoro, ma anche molte soddisfazioni per i consensi ottenuti non solo dai partecipanti, ma anche dai numerosi ospiti illustri che abbiamo avuto.
Quarto: trasferimento dell’unità di Protezione Civile dalla sede di Via Giussani agli splendidi locali ,messi a disposizione dal Comandante Col Marco Tesolin , presso la caserma De Cristoforis.
Inoltre ricordiamo che la testata delle nostra Sezione “Baradèll” si è classificata al secondo posto nella rassegna della stampa alpina.
Infine, tutti i gruppi hanno intensificato le loro attività a favore degli studenti delle diverse scuole.
Purtroppo dobbiamo registrare la perdita di numerosi reduci; ormai sono rimasti veramente in pochi.
Il 2015, come ormai capita da diverso tempo, è stato un altro anno molto impegnativo per la Sezione. Si sono celebrati i 95 anni di fondazione. Per l’occasione si è voluto portare a Como l’organizzazione del CISA (Convegno itinerante stampa alpina) e del Convegno Centro Studi, appuntamento definito dal nostro Presidente “La nostra Adunata Nazionale”. Sempre in questa occasione è stata allestita nei locali, messi a disposizione dall’ANCE, anche una mostra “E la turmenta e il rombo del cannon”
Si sono consegnate ai familiari le piastrine di dispersi in Russia, recuperate dagli alpini del gruppo di Abbiategrasso (Pellegrini Erminio, Malucello Bortolo, Bruno Trombetta).
I gruppi hanno continuato e intensificato la loro attività nelle varie scuole incontrando alunni per conferenze e portandoli a visitare le trincee recuperate, cercando di far capire i valori alpini.
Hanno altresì organizzato una grande quantità di avvenimenti, tenendo sempre alto l’interesse della popolazione e dei media verso la nostra Associazione.
In occasione del 24 maggio tutti i gruppi hanno ricordato, nello stesso momento, i sacrifici dei nostri nonni con una significativa cerimonia davanti al proprio monumento ai caduti.
Per la prima volta 4 gruppi (Camnago, Gaggino, Ronago e Uggiate) si sono riuniti per celebrare il cinquantesimo con un’unica cerimonia (Cinquanta x quattro).
I gruppi della Valle, oltre alla manifestazione per la commemorazione del Battaglione Val d’Intelvi, si sono riuniti per la ricostruzione della Chiesetta di San Zeno, inaugurata alla presenza di S.E. il Vescovo Diego Coletti.
La Caserma De Cristoforis, diventata ormai la nostra casa, ha cambiato ancora una volta il comandante, infatti al Col. Artigliere da montagna Marco Tesolin è subentrato il Col. del genio Marco Schinzari.
Purtroppo dobbiamo annotare la perdita di parecchi reduci, ormai sono rimasti veramente pochissimi.
I gruppi anche quest’anno hanno lavorato moltissimo recuperando alpini dormienti e amici limitando in questo modo la diminuzione dei Soci.
Il 2016 è stato ancora una volta ricco di avvenimenti e manifestazioni.
Per il secondo anno la nostra sezione ha ospitato una manifestazione a carattere nazionale: i Campionati Nazionali Ana di tiro con la carabina e con la pistola.
Sempre a livello nazionale è stata assegnata alla nostra sezione l’organizzazione del raduno del 2° raggruppamento 2018, verrà fatto a Mariano Comense.
Il ” Baradèll” ha cambiato volto e direzione.
La nostra M.O. Teresio Olivelli è stato dichiarato “Venerabile”.
Abbiamo commemorato con celebrazioni a Temù, a Ponte di Legno e a Casasco Intelvi i 100 anni della Guerra dei Ghiacciai con la decimazione del Battaglione Val Intelvi. Per l’occasione è stato ristampato il libro “Fratelli. Domani sarà comandata.. una grande azione”.
La nostra forza associativa grazie all’impegno dei gruppi è rimasta invariata, anzi dobbiamo registrare la nascita di un nuovo gruppo: il 125 gruppo di VALBRONA.
Dopo che la nostra Sezione ha fatto sfilare per la prima volta “GLI AMICI DEGLI ALPINI” al raduno del 2° raggruppamento di Busto Arsizio, anche la Sede Nazionale ha deliberato per far sfilare gli amici all’Adunata Nazionale.
E’ stato l’anno delle modifiche al regolamento: Presidente e Consiglieri non possono essere rieletti per più di due mandati.
I gruppi si sono impegnati ancora una volta con i contatti con le scolaresche, due gruppi hanno realizzato il progetto “Il milite..non più ignoto”.
Anche in Diocesi ci sono stati cambiamenti; a S.E. il Vescovo Diego Coletti è subentrato il nuovo Vescovo S.E. Oscar Cantoni, originario di Tremezzo.
Altro importante anno per la solidarietà alpina, infatti la raccolta fondi lanciata dalla sede nazionale ha raggiunto cifre molto importanti, molte associazioni del territorio hanno voluto affidare le somme raccolte a noi alpini, capaci ancora una volta di ispirare fiducia.
A fine anno si è proceduto al rinnovamento del sito sezionale.
La novità assoluta che verrà ricordata per molto tempo è stata senz’altro il progetto “Panettoni degli alpini”. Operazione nata con l’intento di finanziare le molteplici attività sezionali, ha avuto un grande e insperato successo.
Anche il 2017 è stato per la nostra sezione un anno molto ricco di avvenimenti.
I gruppi hanno continuato il lavoro con le scolaresche con incontri e passeggiate. I gruppi consociati di Bizzarone, Ronago e Uggiate hanno organizzato per il quinto anno un campo di due giorni con i ragazzi delle scuole medie. Il gruppo di Olgiate ha organizzato un mini campo con diversi ragazzi. La sezione ha riproposto la collaborazione con la scuola Venini con diverse uscite e il “Premio Ostinelli”. Anche quest’anno abbiamo portato a visitare le trincee della Linea Cadorna gli studenti della scuola militare “Teuliè” di Milano.
I gruppi hanno organizzato molte manifestazioni.
Si è continuata la raccolta fondi per i terremotati raggiungendo una ragguardevole cifra. In questa occasione si è iniziata la collaborazione con l’Associazione Nova Caritas di Appiano per l’aiuto a un agricoltore. Prima trasferta a Visso, provincia di Macerata, per la realizzazione di una stalla a favore della sua famiglia
La nostra Protezione Civile è stata impiegata nelle zone terremotate per spalare la neve.
Sempre la nostra Protezione ha ripulito i giardini di Villa Saporiti, infestati dalle erbacce.
Ad inizio anno un grande lutto ha colpito il mondo alpino con la scomparsa dell’amico Gen. Luigi Morena.
Verso fine anno un altro lutto con la scomparsa di un altro grande reduce, Carlo Vicentini.
Per la prima volta la nostra sezione ha sfilato al mare; trasferta a Rapallo per la commemorazione della nostra M.O. Franco Sampietro.
Anche quest’anno si è assistito al cambio del Comandante della caserma De Cristoforis: all’amico Col. Marco Schinzari è subentrato il Col. Massimo Artemi.
Alla casa militare di Turate si è tenuto un importante convegno “ Venti giorni sull’Ortigara” con l’intervento di molte autorità civili e militari e di molte scolaresche.
Continua la collaborazione con l’UNICEF, con la vendita, durante le nostre manifestazioni, delle Pigotte. Il risultato raggiunto è ottimo, sono stati salvati migliaia di bambini.
I nostri atleti continuano a farsi valere, soprattutto i tiratori che anche quest’anno si sono aggiudicati l’ambito Trofeo Albisetti.
E’ stata riproposta con successo la campagna “Il Panettone degli Alpini” in una nuova veste.
Storia sezione anno 2018
Riguardando la storia della sezione negli ultimi anni è stato scritto che sono stati anni ricchi di avvenimenti e manifestazioni e per il 2018 dobbiamo dire che è stato ancora, se possibile, più ricco e con più soddisfazioni.
Abbiamo iniziato a Febbraio a Vigevano con la proclamazione a Beato della nostra Medaglia d’Oro Teresio Olivelli.
A marzo a Trieste, durante il CISA, il nostro “Baradèll” ha ottenuto il 1° premio della Stampa alpina. (Redazione Editore Enrico Gaffuri, Direttore Piergiorgio Pedretti, Capo Redattore Tiziano Tavecchio, Redazione Enrico Bianchi, Mario Ghielmetti, Carlo Pedraglio).
Nel mese di Maggio è stata inaugurata la stalla di Visso, realizzata dal consorzio della nostra sezione con quelle di Lecco, Monza, Valtellinese e dalla sede Nazionale e da un grosso contributo dell’Associazione Nova Caritas di Appiano Gentile.
Il nostro socio, Davide Dinale, del gruppo di Bulgarograsso si è classificato al primo posto nella gara nazionale di Mountain Bike.
La squadra di tiro si è aggiudicata per l’ennesima volta il trofeo “Albisetti”.
I gruppi hanno continuato il lavoro con le scolaresche con incontri e passeggiate. I gruppi consociati di Bizzarone, Ronago e Uggiate hanno organizzato per il quinto anno un campo di due giorni con i ragazzi delle scuole medie. Il gruppo di Olgiate ha organizzato un mini campo con diversi ragazzi. La sezione ha riproposto la collaborazione con la scuola Venini con il “Premio Ostinelli”. Anche quest’anno abbiamo portato a visitare le trincee della Linea Cadorna gli studenti della scuola militare “Teuliè” di Milano.
Nonostante i decessi che purtroppo sono sempre più numerosi, il numero dei soci è rimasto quasi invariato grazie al lavoro dei capigruppo che si danno da fare con il recupero degli alpini dormienti.
Il nostro socio, il consigliere sezionale e cerimoniere, Tiziano Tavecchio, ha vinto il concorso per il manifesto dell’Adunata Nazionale del Centenario a Milano ed è stato inserito nel team degli speakers ufficiali delle Adunate Nazionali.
E’ stata riproposta per la terza volta la campagna “Il panettone degli alpini”. L’impegno e volontà di tutti gli alpini hanno portato ad un grande successo, tanto che non siamo riusciti ad accontentare tutte le richieste. Una grande fetta della riuscita della campagna è dovuta anche alla bellezza della confezione proposta, studiata da un gruppo di lavoro di Mariano Comense. La confezione era una latta, come gli anni scorsi, tutta bianca , a ricordo della neve di Russia, con la stampa della dichiarazione della Vittoria del 4 novembre 1918 da un lato, sull’altro lato diversi motti degli alpini e la” chicca” sul coperchio; un’impronta di uno scarpone “nella neve di Russia” e una piastrina di riconoscimento.
Però l’avvenimento più importante è stato il Raduno del 2° raggruppamento a Mariano Comense nel mese di Ottobre. A causa delle norme vigenti il lavoro è stato molto impegnativo, pari però alle soddisfazioni ottenute. Più di 12.000 alpini (220 bus) e la popolazione di Mariano hanno partecipato alla sfilata di domenica. La commissione di lavoro era composta da: il Presidente Enrico Gaffuri, i Vice Presidenti Enrico Bianchi e Silvano Miglioretto, i consiglieri Pietro Dassiè, Mario Ghielmetti, Emanuele Roncoroni, Massimo Roncoroni, Damiano Ronzoni e Gianni Sironi, il Capogruppo di Mariano Sergio Radice e il Segretario di Mariano Marco Colombo.
Storia della sezione anno 2019
Continua il minuzioso lavoro dei gruppi con le scolaresche con incontri, passeggiate alla linea Cadorna e manifestazioni che la fervida fantasia dei nostri alpini riesce sempre ad inventare. Anche quest’anno si è lavorato con la scuola Venini ed è stato riproposto il premio “Ostinelli”. La zona Prealpi Ovest ha riproposto con ulteriore successo il Campo Scuola per i ragazzi di 3° media a Uggiate, campo diventato ormai parte integrante del programma scolastico.
Abbiamo portato a visitare le trincee di Cavallasca e Cardina una rappresentanza degli Ufficiali della Teuliè accompagnati dai militari del 7° reggimento, impegnati a Como per l’operazione “Strade Sicure”, in questa occasione ci ha fatto visita anche il comandante , Col. Fregona.
La solidarietà alpina non accenna a diminuire anzi…..Quest’anno il grande impegno e la grande volontà degli alpini nella quarta edizione del “Panettone degli alpini” hanno superato i confini sezionali diventando addirittura nazionale e permettendoci così di aiutare in modo considerevole la scuola per disabili “Nikolajewka” di Brescia. Anche quest’anno il fantasioso gruppo di Mariano che ci supporta in questo lavoro, in occasione del centenario dell’Associazione, ha predisposto una confezione con stampato da un lato il disegno di “Novello” del 1919 e dall’altro lato il motto dell’Adunata, sul coperchio è impresso il 100° anniversario e la “Chicca” di quest’anno consiste in un guidoncino a forma di penna con incorporato lo stemma del Centenario.
L’avvenimento più importante è stato però la grande Adunata del Centenario a Milano. Adunata a due passi da casa con grande partecipazione di tantissimi alpini comaschi con le loro famiglie. Grande il concerto del coro ANA alla Scala. Per noi comaschi le due ciliegine sulla torta sono arrivate domenica quando, durante la sfilata, arrivati alla tribuna, abbiamo trovato il “nostro” emozionatissimo consigliere sezionale , Moreno Ortelli, come alfiere del Labaro Nazionale e la voce vibrante ed emozionata del “nostro” cerimoniere sezionale Tiziano Tavecchio che ci ha accompagnato. Anche questa volta gli amici del gruppo di Griante hanno preparato uno stupendo pannello floreale applaudito e fotografato da tutti. Da quest’anno, la rivista L’Alpino si avvale di un nuovo fotografo ufficiale, il consigliere sezionale Mario Ghielmetti .
E’ iniziata una fattiva collaborazione con la Piccola Casa Ozanam: dal mese di aprile due alpini , tutte le domeniche pomeriggio “montano di guardia” alla portineria della Casa stessa.
Nonostante le grandi difficoltà dovute all’età e al fatto che molti alpini purtroppo “vanno avanti”, il numero dei soci rimane costante, merito dei capigruppo che vanno alla costante ricerca degli alpini dormienti e degli aggregati.
Le file dei nostri reduci continuano a ridursi, anche quest’anni ci hanno abbandonato in 5: Pietro Bianchi classe 1920, Giovanni Gilardoni classe 1921, Francesco Zilioli classe 1923, Giacomo Brunati classe 1923, Artuto Bignucolo classe 1923, Luigi Corti classe1922.
Grande perdita per tutta la sezione è stata l’improvvisa scomparsa del carissimo amico e consigliere sezionale Pietro Dassiè di anni 50.
Storia della Sezione 2020
Il 2020 doveva essere per la nostra sezione un anno importantissimo. Infatti oltre al cambio alla guida della sezione (Enrico Gaffuri a marzo avrebbe dovuto lasciare il suo incarico di Presidente), era in programma un importante avvenimento: il centenario della sezione. La commissione preposta (Enrico Bianchi, Enrico Gaffuri, Silvano Miglioretto. Mario Ghielmetti, Gianni Sironi e Kristian Fiore) aveva programmato una serie di manifestazioni per festeggiare degnamente questo importante traguardo. Però la grande pandemia (Covid 19) ha rovinato tutto. Dal mese di marzo tutto si è fermato, tutto è stato ridimensionato, tutto è stato sospeso. Ma, come è scritto sul masso al Doss Trento, “Per gli alpini non esiste l’impossibile” e così ogni gruppo, ogni alpino, ha inventato un modo per essere utile alla comunità in questo momento così difficile, trasformando così, come affermato dal Presidente Chicco, l’anno del centenario nell’anno “della solidarietà”
L’anno è iniziato come al solito con le manifestazioni a ricordo del 77° anniversario della battaglia di Nikolajewka a Bizzarone, Lenno, Brescia e Colico, con la presentazione del libro di Teresio Olivelli “Ribelle per amore”, con le Alpiniadi, con il 60° del gruppo di Claino con Osteno.
Nel mese di febbraio abbiamo potuto partecipare al primo ed unico avvenimento che è stato possibile fare per il centenario; “Il concerto 100+100=200), manifestazione programmata a San Fermo per festeggiare i 100 Anni della nostra sezione e i 100 anni della Banda Baradello.
Subito dopo In tutta la sezione sono state sospese tutte le manifestazioni programmate. La sede sezionale e le sedi dei gruppi sono stata chiuse.
“Tele Boario” è venuta a Como per intervistare i “Due” Presidenti, intervista trasmessa in tre “telegiornali alpini”.
All’inizio di marzo era in programma l’annuale assemblea dei delegati che invece a causa delle restrizioni messe in atto per la pandemia non ha potuto aver luogo se non a fine giugno. Il 20 giugno, infatti, nel grande e stupendo parco comunale di Villa Guardia i delegati sezionali, rispettando rigorosamente le disposizioni anti Covid, si sono ritrovati, hanno salutato il presidente uscente Enrico Gaffuri ed eletto il nuovo Presidente Enrico Bianchi; bellissima assemblea, perfettamente organizzata dal gruppo di Villaguardia, che ha visto la presenza di molte autorità civili, ma soprattutto per noi alpini la presenza dei Past-President Perona e Parazzini.
Nei giorni di chiusura attività causa pandemia la sezione ha invitato ogni iscritto ad esporre il Tricolore ed è stata lanciata una sottoscrizione sezionale per sostenere il nostro Ospedale Sant’Anna. Nel giro di poche settimane, grazie alla generosità degli alpini e degli amici che hanno voluto affidare a noi i loro soldi, abbiamo potuto donare circa 140.000 euro all’Ospedale e circa 10.000 euro al Banco Alimentare.
Ogni gruppo si è attivato per portare aiuti concreti alla popolazione mettendosi a disposizioni delle amministrazioni comunali, distribuendo mascherine, aiuto per distribuzione viveri agli anziani, pulizia dei cimiteri, servizio presso le Asst del territorio e ecc.
Il consiglio sezionale, grazie all’aiuto tecnico di Gianni Sironi, si è riunito “On Line” tutte le settimane.
La sede nazionale ha realizzato a Bergamo il grande Ospedale degli alpini.
Il 5 luglio, a ricordo del centenario – 5 luglio 1920-, tutti i gruppi si sono ritrovati davanti al proprio monumento per la lettura delle lettere inviate dai “due” presidenti”.
Sempre a luglio si è svolto il primo neo consiglio sezionale a Uggiate Trevano dove sono stati eletti i vice Presidenti (Miglioretto, Peduzzi e Fiore) e il Presidente ha assegnato i vari incarichi.
Quando la pandemia ha concesso una breve tregua, si è svolta, a Piacenza, l’annuale assemblea Nazionale dei Delegati, nella quale in nostro Past-President , Enrico Gaffuri, ha svolto la mansione di presidente d’assemblea.
Il 10 Settembre abbiamo accompagnato i Cadetti della scuola militare “Teuliè” alle trincee della Linea Cadorna, grazie alla collaborazione della “Batteria” di Monteolimpino.
Il 4 novembre ancora una volta i gruppi si sono ritrovati, sempre osservando rigorosamente le norme anti-Covid, davanti al monumento per ricordare i Caduti di tutte le guerre.
La Santa Messa sezionale, che sembrava potesse aver luogo, a causa delle restrizioni delle nuove norme è stata definitivamente sospesa e così ogni gruppo, grazie alla disponibilità dei propri parroci, ha potuto celebrare una santa messa nella propria parrocchia.
La campagna “Il Panettone degli alpini 2020” ha avuto, nonostante l’incertezza della pandemia, un grande successo, infatti già a fine novembre i 170.000 pezzi preparati erano già tutti esauriti.
Per la prima volta l’Adunata Nazionale è stata annullata.
Chiudiamo questo difficilissimo anno con il grande rammarico di non esserci potuti ritrovare, di aver forse perso l’abitudine alle nostre manifestazioni, ma sicuri di aver fatto tutto il possibile per essere stati utili e di aver portato con onore il nostro “Cappello” con la penna e aver fatto sorridere i nostri “veci” per il nostro impegno.
Storia della Sezione anno 2021
Anche il 2021 è stato un anno segnato dal flagello che si è abbattuto in tutto il mondo “La Pandemia – il Covid”, questo terribile virus ha fermato quasi tutte le manifestazioni, le attività di gruppo, i contatti personali. Per la seconda volta infatti sono state sospese tutte le manifestazioni, già programmate lo scorso anno, per i festeggiamenti del 100+1 di fondazione della Sezione. L’Adunata Nazionale di Rimini è stata posticipata all’anno successivo, sempre a Rimini.
Ancora una volta però gli Alpini non sono stati a guardare e, come nel 2020, hanno trasformato il centenario in “anno della solidarietà” ; questa volta invece lo hanno trasformato da 100+1 a “anno del volontariato”. Infatti dal mese di marzo più di 500 Alpini (e potrebbero essere molti di più) sono impegnati nei vari centri vaccinali, centri tamponi e Asst nei vari punti della provincia (Centro di Lurate Caccivio, Villa Erba – Cernobbio, Lario Fiere – Erba, Centro della Valle Intelvi, centro hub di Mariano Comense, Centro hub di Saronno, Asst Lariana a Olgiate Comasco). Una parte importante in queste operazioni è stata quella dei volontari della Protezione Civile sezionale.
Ancora una volta, mettendo in pratica il detto “Per gli Alpini non esiste l’Impossibile”, subito ad inizio anno, nonostante le grandi difficoltà logistiche, si è pensato ad aiutare chi veramente aveva bisogno. Siccome lo scorso anno non era stato possibile effettuare la colletta alimentare, con l’aiuto e la fantasia dei soliti alpini di Mariano Comense Marco e Roberto, è stato realizzato “L’uovo di Pasqua degli Alpini”, riuscendo a consegnare attraverso la società “Aiuta gli alpini ad aiutare”, due cospicui assegni al “Banco di solidarietà”.
Il mese di gennaio è iniziato, sempre nell’osservanza della regole anti-covid, con le commemorazioni del Beato Teresio Olivelli a Bellagio e a Tremezzo e la celebrazione della Santa Messa a commemorazione della Battaglia di Nikolajewka a Lenno.
Il 26 gennaio, vista l’impossibilità di fare manifestazioni, il consiglio sezionale ha fatto pubblicare sul quotidiano “La Provincia” un stupenda pagina realizzata dal grafico sezionale Tiziano Tavecchio, a ricordo dei Caduti nella battaglia di Nikolajewka.
Nel mese di febbraio il consiglio sezionale, dopo una lunga attesa si è riunito in presenza presso il Centro Medioevo a Olgiate, precedendo l’incontro con la deposizione di una corona al monumento ai Caduti. Si è assistito alla consegna della “Medaglia d’Onore” da parte del Prefetto ai parenti degli Alpini Noseda Elia, Noseda Roberto e Borgonovo Riccardo.
L’assemblea dei delegati sezionali, in programma nel mese di marzo, è stata posticipata al mese di maggio. A presiedere i lavori un emozionatissimo Presidente Enrico Bianchi. Incontro tenutosi anche il 2021 presso la palestra del centro sportivo di Villaguardia, con la regia del gruppo di Villaguardia e del tecnico sezionale Gianni Sironi. Presenti in bella mostra su una parete i 110 gagliardetti dei gruppi presenti.
Nel mese di giugno è giunta la triste notizia della perdita del Past-President Nazionale “Beppe” Parazzini, che era stato presente all’assemblea dei delegati sezionali di Como l’anno precedente.
Sono iniziati i lavori di ristrutturazione dei locali confinanti con la sede sezionale, che presto verrà ingrandita.
Nel mese di luglio sono stati accompagnati circa 200 Cadetti della scuola militare “Nunziatella” di Napoli e della “Teulié” di Milano alla visita della linea Cadorna, grazie alla collaborazione del Gruppo di Monte Olimpino e alla sapiente guida del Gen. D. Luigi Scollo.
Tutti i gruppi, nel limite delle molte restrizioni vigenti, hanno continuato le loro attività con le scuole.
A luglio ha avuto anche luogo a Rimini l’assemblea Nazionale dei Delegati.
Ad agosto due ragazzi comaschi, Ivan Canzani e Matteo De Rosa, hanno partecipato al campo scuola indetto dalla Sede Nazionale, in Val Veny.
Sempre ad agosto è stata consegnata all’ospedale Sant’Anna la stupenda Automedica acquistata con le sottoscrizioni dell’anno precedente.
In settembre gli effervescenti alpini di Mariano Comense hanno inaugurato un prezioso e stupendo monumento proprio davanti alla sede del comune. Sempre a settembre a Solbiate con Cagno i Gruppi della zona Prealpi Ovest hanno ricordato Gian Maria Bonaldi (La Ecia) con l’intitolazione di una via.
I gruppi della Valle Intelvi hanno organizzato un incontro per la consegna di una targa ricordo al Past-President, Enrico Gaffuri e al direttore generale ANA, Adriano Crugnola, che ha lasciato l’incarico a livello nazionale, presente come ospite d’onore il Past-President Nazionale Corrado Perona.
Ad ottobre è stata consegnata in Sede Nazionale, nelle mani del Presidente Favero, la nuova edizione del “Panettone degli Alpini” 2021. Anche quest’anno si sono raggiunti numeri importanti. L’edizione di quest’anno è forse la più bella delle 6 realizzate sinora. Un grande grazie agli Alpini Marco Colombo e Roberto Marelli, ideatori dell’iniziativa.
Nel mese di ottobre la sezione ha presenziato all’inaugurazione del rinnovato Museo Al Doss Trento e all’inaugurazione del rifatto “Ponte degli Alpini” a Bassano.
Dopo un anno di forzato riposo nel mese di novembre la sezione, al comando del Vice Presidente Silvano Miglioretto, ha schierato circa 800 alpini per la Colletta Alimentare Nazionale.
Per la celebrazione del 4 novembre si sono invitati tutti gli alpini ad esporre il Tricolore.
Sempre in novembre il Gruppo di Monte Olimpino è stato impegnato per accompagnare il personale del Consolato Americano di Milano alla linea Cadorna.
In un momento in cui la pandemia ha lasciato un po’ di tregua il Presidente, Enrico Bianchi, ha avuto la possibilità di scortare per la prima volta in città il Vessillo sezionale: infatti sabato 6 novembre, in piazza Grimoldi a Como è stata scoperta una targa a ricordo della Medaglia d’Oro al Valore Militare Giovanni Piatti, caduto nel corso della battaglia di Nikolajewka. È poi seguita la Santa Messa sezionale, annullata l’anno precedente.
Nel mese di dicembre si è potuta celebrare a Castello di Lurate , sempre rispettando le regola anti-covid, anche la Santa Messa per tutti i volontari della Protezione Civile sezionale.
Il 23 dicembre il Consiglio ha fatto pubblicare su la Provincia un’altra pagina con una magnifica foto, sempre opera di Tiziano Tavecchio, per ringraziare tutti i volontari che durante l’anno hanno prestato il loro tempo libero nei vari centri e hub.
Si chiude anche questo difficilissimo anno con tanto rammarico per le occasione perse, per le mancate occasioni di incontro, per non aver potuto cantare alle manifestazioni, per non aver potuto stringer la mano agli amici. Rimane però la certezza di aver fatto tutto il possibile per essere utili e di ver portato con onore il Cappello con la penna, sicuri di aver onorato con impegno la memoria dei Veci
Storia della sezione anno 2022
Purtroppo anche il 2022 inizia ancora con i volontari Alpini impegnati nella attività alle linee vaccinali.
Le varie attività di gruppo sono tutte sospese, in gennaio viene celebrata in maniera ridotta la commemorazione, a Bellagio, del Beato Teresio Olivelli.
A poco a poco la pandemia sembra diminuire e i gruppi incominciano a ritrovarsi per le loro attività. Le calamità però non finiscono, infatti a febbraio inizia il conflitto Russia-Ucraina e il nostro Presidente invita i gruppi, in segno di solidarietà con il popolo Ucraino, ad issare a mezz’asta le bandiere .
In febbraio i volontari alle hub si ritrovano, a Lurate, per festeggiare la fine dei servizi ai centri vaccinali.
Anche la commissione incaricata per il 100° della sezione inizia a riprogrammare le varie attività interrotte per il Covid.
A marzo prima timida uscita del Vessillo sezionale per partecipare a Milano al giuramento dei ragazzi della Teuliè , ospitati l’anno prima.
Grande successo l’assemblea annuale dei delegati a Villa Guardia, non abbiamo ottenuto il 124, come desiderio del nostro cerimoniere Tiziano Tavecchio, ma ci siamo andati molto vicini.
Abbiamo accolto ancora una volta i Cadetti della Teuliè per la solita visita alla Linea Cadorna.
I gruppi hanno iniziato le loro manifestazioni: Lemna 100°+1, Torno 100°+2, Rovello Porro 100°.
Abbiamo partecipato a Bergamo alla giornata del la “Riconoscenza alla solidarietà e al sacrificio degli Alpini” istituito dalla Regione Lombardia.
A Bellagio l’amministrazione comunale intitola una Via del paese al Beato e Medaglia d’Oro Teresio Olivelli.
Prima e grande Adunata Nazionale a Rimini, terminata purtroppo con le denunce da parte di attiviste femminile per presunte “molestie sessuali”.
A fine maggio iniziano i festeggiamenti del 100° della sezione con il grande concerto del “Trio Calvi” presso il teatro Sociale di Como, serata indimenticabile per il grande successo di pubblico e consensi di tutti gli intervenuti.
A maggio l’assemblea annuale dei delegati nazionale elegge, a Piacenza, il Presidente Sebastiano Favero per il 4° mandato.
Finalmente a giugno la grande sfilata per i festeggiamenti del 100°+2 di fondazione. Il nostro Presidente, Enrico Bianchi, ha finalmente potuto, per la prima volta dalla sua elezione, sfilare fiero ed orgoglioso al suono di tre fanfare (Fanfara di Olgiate, Fanfara Orobica e Fanfara Alto Lario) davanti alle sue “Truppe”.
Grande ed indimenticabile avvenimento in Valle Intelvi, nel mese di luglio: abbiamo ospitato per un’intera settimana gli alpini della 108° compagnia del Battaglione L’Aquila. Giornate favolose con escursioni, incontri, concerti, sfilate ecc. Protagonista indiscusso, pronto a soddisfare ogni esigenza dei nostri ospiti, il Vice Presidente e responsabile della Valle, Agostino Peduzzi.
Il “nostro” Vescovo, Oscar Cantoni è stato nominato Cardinale.
La nostra Protezione Civile è dovuta intervenire, ancora una volta, nelle zone del lago colpite dall’alluvione.
Altri gruppi raggiungono l’importante compleanno del 100° di fondazione:
Erba. Caslino d’Erna e Griante.
Un’altra grande soddisfazione per il nostro Presidente è stato il Raduno del 2° raggruppamento a Lecco: una fiumana di più di mille alpini hanno orgogliosamente salutato il vessillo sezionale, scortato dal nostro Presidente, al termine della sfilata.
La nostra sezione ha donato per la prima volta l’olio sacro che alimenta la lampada votiva dell’icona della Madonna del Don a Mestre.
La nostra Protezione Civile, a fine anno, si distingue ancora una volta mettendosi a disposizione del comune di Como per la sorveglianza ai mercatini di Natale.
* * *
Il simbolo e l’emblema della sezione è il vessillo sezionale, presente in tutte le manifestazioni ufficiali, che sul verde drappo, tricolore sul retro, reca sette medaglie d’oro al Valor Militare : capitano Corrado Venini, Cima Maggio, 18 maggio 1916; sottotenente Giuseppe Massina, Africa orientale 18 giugno 1937; sottotenente Franco Sampietro, fronte greco-albanese, 17 novembre 1940; capitano Adriano Auguadri,fronte greco-albanese,4 aprile 1941; sottotenente Giovanni Tarchini, fronte russo, 1 settembre 1942; capitano Giovanni Piatti, fronte russo, 26 gennaio 1943; tenente Teresio Olivelli, Hersbruck (Germania), 12 gennaio 1945.
Il vessillo reca anche 5 medaglie al Merito Civile concesse dallo Stato all’ Associazione Nazionale Alpini : medaglia d’oro per l’intervento in Friuli, medaglia d’oro per l’intervento in Valpadana, medaglia di bronzo per l’intervento a Pescopagano, medaglia di bronzo per l’intervento in Valtellina e medaglia d’oro della Croce Rossa Italiana.