GLI ALPINI OSPITI DELLA SCUOLA OLIVER TWIST (LA COMETA)

GLI ALPINI OSPITI DELLA SCUOLA OLIVER TWIST (LA COMETA)

 

La mattina del 4 aprile è trascorsa nel migliore dei modi presso il polo culturale La Cometa sito in Oltrecolle a Como. Infatti, su interessamento del rettore Erasmo Figino, dopo gli accordi tra il geniere alpino Giuseppe Bellomi e la signora Sonia Bianchi factotum dell’Istituto, la nostra sezione ha regalato alla Scuola Oliver Twist, ivi operante, il Tricolore che da oggi garrirà sul pennone più alto dell’Istituto. Erano presenti un centinaio di studenti, alcuni alpini, dieci gagliardetti e il Vessillo Sezionale. Si è cominciato con l’alzabandiera accompagnato dall’Inno di Mameli cantato da tutti i presenti. Un trombettiere dei bersaglieri in congedo ha suonato l’Attenti e il Silenzio. Trasferitisi nell’aula magna, introdotto dal cerimoniere, alpino Tiziano Tavecchio, moderatore il professore Campiotti, il nostro Generale Cesare di Dato ha parlato del significato del Tricolore tracciandone la storia ormai più che bi-centenaria. Dopo una breve pausa musicale il conferenziere ha tratteggiato la storia degli alpini dal 1872 al 1945 che li ha visti protagonisti tre volte in Africa e due volte nelle guerre mondiali. Ascoltati tre tipici canti alpini attinenti le suddette guerre, Di Dato ha poi parlato del periodo dal 1946 ad oggi, caratterizzato dalla più lunga pace mai vissuta in Europa. Dal 1993 però gli alpini sono intervenuti in punti caldi del pianeta (Bosnia, Mozambico, Afghanistan) non per spirito di conquista ma per garantire un minimo di pace e di democrazia a popoli sofferenti e malgovernati. Ha concluso la conferenza il nostro tenore, alpino Bernardo Peduzzi, che ha magistralmente cantato “Signore delle Cime” riscuotendo l’applauso di tutto l’uditorio. Intensa la partecipazione degli studenti che hanno rivolto alcune domande al Generale, tutte pertinenti e meditate, segno dell’interesse riscosso dall’argomento. La consegna di copie del libro “Comaschi in guerra” da parte del Vice Presidente Enrico Bianchi al direttore della scuola e ai suoi collaboratori ha chiuso una giornata intensamente patriottica e alpina.

Generale Cesare di Dato