Il Gruppo di Rovello Porro incontra le scuole

Le classi 3/A e 3/B della scuola media di Rovello Porro in visita alla linea Cadorna.

Lunedì 7 aprile 2014, su invito del Gruppo Alpini di Rovello Porro, le classi terze della scuola media “A. Rosmini” dello stesso paese, accompagnate dagli insegnanti, si sono recate a Cavallasca (Co), all’interno del parco regionale della Spina Verde, per visitare la linea Cadorna, così chiamata dal nome del Generale italiano che l’aveva progettata e fatta costruire per opporsi ad un eventuale attacco delle truppe tedesche attraverso la neutrale Svizzera durante la prima guerra mondiale e che al termine del conflitto venne abbandonata.

Siamo partiti alle ore 8 dalla scuola e, dopo circa 40 minuti, siamo arrivati a destinazione. L’itinerario ha avuto inizio da Villa Imbonati, sede dell’Ente Parco Regionale Spina Verde di Como. Sul luogo c’erano gli alpini di Monte Olimpino che, insieme a quelli di Rovello Porro, ci hanno accompagnato e guidato nella nostra escursione. Ci siamo incamminati lungo il sentiero nr. 7 per vedere la sorgente del fiume Seveso, una piccola grotta rocciosa da cui sgorga acqua. Abbiamo poi visto la rete di recinzione che segna il confine tra Italia e Svizzera.

Dopo alcuni minuti siamo giunti in un grande spiazzo dove abbiamo potuto ammirare e visitare resti di trincee, camminamenti e cunicoli scavati nella roccia, postazioni di avvistamento, nidi di mitragliatrici e piazzole per mortai.

Ripreso il cammino ci siamo diretti verso l’abbeveratoio costruito dal Genio Militare, che serviva al rifornimento delle truppe ed era alimentato dall’acqua che dalla cima del Monte Sasso scendeva verso il territorio svizzero.

Successivamente, abbiamo percorso il sentiero fino al “Pin Umbrela”,a 610 metri di altitudine, un balcone panoramico da cui si potevano ammirare la città e il lago di Como; qui abbiamo scattato delle foto in ricordo di questa gita. Al ritorno abbiamo visitato un altro deposito di viveri e di armi, prendendo un altro sentiero.

Arrivati al pullman, abbiamo salutato e ringraziato gli Alpini con un applauso e siamo tornati a Rovello, stanchi per la lunga camminata ma contenti per la visita interessante e istruttiva, a cui vorremmo portare anche le nostre famiglie.

Questa esperienza ci ha fatto riflettere e per certi versi provare la sensazione di quanto fosse dura e difficile la vita all’interno di una trincea, come abbiamo studiato in storia. I soldati erano costretti a stare in corridoi molto stretti, in luoghi bui e umidi per ripararsi dai colpi delle mitragliatrici e dai bombardamenti. Essi trascorrevano  molto tempo nelle trincee e in loro c’era la paura di morire, di non ritornare più a casa e rivedere le persone care. Nonostante la guerra sia un ricordo lontano, visitando quei luoghi (anche se lì non si è combattuto) ci ha fatto percepire il dolore e la fatica che i soldati hanno provato durante la prima guerra mondiale e il loro coraggio ci fa capire ancora oggi quanto sia importante difendere il proprio Paese, anche a costo di sacrifici o addirittura della morte.

Le classi 3/A e 3/B della scuola media di Rovello Porro.