La LC nel territorio di competenza della sezione alpini di Como: il Parco regionale della Spina Verde, il Monte Bisbino, Brienno, La Val d’Intelvi, Bene Lario, Menaggio, l’Alto Lago, il Triangolo Lariano.

Cenni sulle possibili direttrici di attacco dell’avversario e sulla disposizione delle opere difensive.

Le vie di accesso per una visita turistico-culturale.

Generalità

contestorealizzativoLa Linea Cadorna nel territorio dell’ ANA di Como può essere divisa, partendo da Sud e andando verso Nord, nei seguenti settori:

– Parco Regionale della Spina Verde di Como

Le fortificazioni sorgono tra la città di Como e il confine svizzero, nel comprensorio  del Parco Regionale della Spina Verde di Como.

Esse si sviluppano alle pendici di un’altura (m. 614) detta Sasso di Cavallasca e sono raggiungibili a piedi sia dal quartiere di Monte Olimpino (Como) sia dal comune di Cavallasca. Di particolare interesse il “Fortino del Monte Sasso”, caposaldo disposto su diversi livelli altimetrici e il sentiero fortificato “Porta Sasso”, scavato nella roccia, a  strapiombo sul valico di Ponte Chiasso. Si tratta di un apprestamento difensivo di prim’ordine, esempio della difesa in trincea e in ridotto descritta nel precedente paragrafo. Una sua visita riveste carattere di elevato interesse.

Monte Bisbino

Sul Monte Bisbino (m.1328), che sovrasta il comune di Cernobbio, erano state poste batterie d’artiglieria ed altre opere ad esse collegate. Sono raggiungibili in auto attraverso la carrozzabile Cernobbio – Rovenna – Madrona – Vetta, oppure a piedi attraverso la mulattiera Cernobbio – Vetta.

Degna di nota la caverna posta a breve distanza dalla sommità che ospitava il  comando  e i magazzini della guarnigione.

Brienno

Sulla sponda occidentale del Lago di Como, nel comune di Brienno, esiste un complesso di pozzi da mina il cui scopo era di interrompere il transito nord – sud della strada statale. L’ opera, in perfetto stato di conservazione, è facilmente raggiungibile in auto da Como.

Val d’ Intelvi

Le difese della Val d’ Intelvi dovevano contrastare attacchi provenienti:

– dalla Val Mara, che pone in collegamento Maroggia in territorio elvetico sulla sponda del Lago di Lugano con la conca di Lanzo d’Intelvi e di qui ad Argegno  sulla sponda ovest del lago di Como. Attacco supportato dall’altra direttrice, tatticamente più scorrevole, proveniente da Osteno in territorio italiano ;

– dalla direttrice del Lago di Lugano che porta, attraverso la piana di Porlezza, a Menaggio sul lago di Como.

Le opere di difesa vanno divise in due settori:

* Valmara – Sasso Gordona, con gli apprestamenti difensivi della Sighignola e quelli del Sasso Gordona, monolito roccioso che domina la zona;

*  Ponna – Monte Crocione, con gli apprestamenti del Monte Galbiga e del Monte Crocione. Quivi assumono elevato interesse le piazzole per pezzi di artiglieria di medio e grosso calibro tuttora in buone condizioni malgrado il trascorrere degli anni e il passaggio di immemori turisti. Vale la pena, una volta in loco, soffermarsi sullo schieramento, veramente funzionale, di queste bocche da fuoco, ovviamente non più presenti: quelle di destra guardando, avevano il compito di battere le vie di scorrimento della sponda est del lago di Como, quelle di sinistra avevano analogo compito verso il lago di Lugano e, in particolare, con obiettivo sui già citati Osteno e Porlezza.

Tutte le località sono raggiungibili in auto da Como, oppure dalla regione del Lago di Lugano, attraverso la rete stradale della Val d’ Intelvi

Bene Lario

A breve distanza dalla direttrice Porlezza – Menaggio,  nel territorio del comune di Bene Lario,  vi sono  le trincee e gli osservatori dell’ Alpe Di Volt e quelle dell’ Alpe di Grona che dovevano difendere le provenienze dal piano di Porlezza. Alcune sono in ottimo stato di conservazione.

Menaggio

A Menaggio, nota località turistica della sponda occidentale del Lago di Como, in località Crocetta, sono visibili trincee e ricoveri posti a difesa di Menaggio stessa. Una di tali trincee che attraversa una proprietà privata, è stata coperta da una lastra di vetro infrangibile sia per consentire la visione dell’opera, sia per preservarla dagli agenti atmosferici.

La località è raggiungibile da Menaggio, attraverso una strada carrozzabile, in parte sterrata.

Alto Lago

In questo settore le opere  di difesa, se confrontate con le precedenti , appaiono meno imponenti. Tuttavia merita ricordare le vestigia nel territorio del comune di Garzeno costituite da trincee, osservatori, mulattiere.

Garzeno è raggiungibile in auto da Dongo, sulla riva occidentale del lago.

Il Triangolo Lariano

Premesso che la LC si sviluppa anche sulla riva orientale del lago, di competenza delle sezioni ANA di Colico e di Lecco, si fa notare che nessuna difesa fu allestita nel Triangolo Lariano compreso tra i due rami del lago divergenti da Bellagio: ciò perché la presenza di questi due rami, obbligando a un autentico sbarco l’avversario, rendeva nulle le vie tattiche di pertinenza